sabato 9 gennaio 2010

Riflessioni sgrammaticate sul Lider Maximo...

Non una canzone. Non un manifesto. Non una statua. Non un effige.
Totale assenza del culto della personalità. Questo è Fidel Castro.
"Castro, dopo aver rovesciato il dittatore e fantoccio degli americani, Fulgencio Batista, promette al popolo che, a breve, saranno indette democratiche
elezioni". Questo accadeva nel 1959. Adesso siamo nel 2010 e tale promessa non è stata mantenuta. Fidel Castro detiene ancora il potere.
Adesso: Castro è tanto assetato di potere da non potersene liberare oppure la sua permanenza al posto di comando rappresenta una necessità per il popolo
cubano?
Gli Stati Uniti, anch'essi sconfitti dalla rivoluzione cubana, in seguito alla quale hanno perso numerosi possedimenti e guadagni, sono sempre pronti a
riacquistare il loro controllo sulla "piccola isola che ebbe il coraggio di sfidare il colosso americano".
Fidel Castro, dunque, resta ancorato al potere per impedire che gli Usa vanifichino tutto il lavoro fatto dal governo cubano e tornino a sfruttare economicamente e socialmente la popolazione cubana.
Infatti, Fidel Castro, e lo dimostrano i numerosi attentati di matrice statunitense nei suoi confronti, ha adottato, e continua ad adottare sempiternamente, politiche avverse agli interessi imperialistici degli Stati Uniti, come la ormai passata nazionalizzazione delle imprese industriali che ha portato, evviva!, alla perdita di numerose raffinerie di zucchero da parte delle imprese nord americane (per individuare politiche di analoga portata, è possibile consultare un qualsiasi documento concernente la rivoluzione cubana ed i suoi effetti)

Ma Cuba ha davvero un "regime autoritario"? Non saprei.
Cuba è suddivisa in circoscrizioni territoriali dove, al loro interno, si svolgono puntualmente delle elezioni, mediante la democrazia diretta ed un suffragio di carattere universale, per eleggere dei rappresentanti locali. Certo, c'è un partito unico (Partido Comunista de Cuba) ma, in cambio, il popolo ha la possibilità di scegliere L'UOMO che meglio lo rappresenti. Cosa che, invece, non accade nella nostra cara democrazia (vedere il testo della legge Calderoli, sul sistema elettorale italiano).


Purtroppo mi trovo in uno stato di penoso e perenne disagio quando, maledetto me!, parlo di Cuba. E' proprio vero: quella piccola isola, comandata da quel
"vecchio terrorista" è la fucina e la culla di terribili terroristi che con le loro bombe minacciano la tranquillità del popolo nord americano.
Infatti, il filantropico governo degli Stati uniti, viste le innumerevoli "missioni di pace" alle quali partecipa e contribuisce, sostiene che Cuba fornisca appoggio e rifugio ad alcuni terroristi baschi e colombiani ed a latitanti in fuga dalla Giustizia americana (giustizia da sempre infallibile, come nel caso di Sacco e Vanzetti...). Cosi', quel demoniaco paese qual'è Cuba, è stato inserito nella lista degli "Stati sponsor del terrorismo".
Peccato che a fornire asilo ed appoggio ai terroristi "anticastristi" siano gli Stati Uniti, nonostante il favoloso governo (o consiglio d'amministrazione) americano si sciacqui, da sempre, la bocca con la giustizia e la pace. E inoltre come è possibile dimenticare gli innumerevoli attentati a Fidel Castro
finanziati ed organizzati dagli Stati Uniti?
Attentati che, anche con l'ausilio della fortuna!, non hanno mai raggiunto il fine ultimo: eliminare Fidel Castro.
Ma l'obiettivo degli atti terroristici degli Usa non è sempre stato quello di eliminare fisicamente il Lider Maximo.
Un attentato curioso (molto curioso) è rappresentato dal tentativo da parte di uno "sgherro a stelle strisce" di far ingoiare a Fidel una "pozione" che, nel
giro di poco tempo, lo avrebbe reso completamente calvo ed imberbe; in quel modo il Leader cubano avrebbe assunto sembianze ridicole e la propaganda statunitense avrebbe potuto lavorarci su......
Ma queste sono altre storie.

Nonostante Cuba non sia un paese totalmente socialista ("Dobbiamo pensare come capitalisti senza smettere di essere comunisti" J.Garcia Olivares, presidente
della camera di commercio cubana), apprezzo una buona parte delle sue politiche "socialisteggianti" (o tendenti al socialismo) come l'arcinota riforma agraria, la nazionalizzazione delle imprese industriali, la libertà di culto, ecc.

All'interno di certi ambienti comunisti però, quasi fosse un reato, è impossibile parlare bene di Fidel Castro, in quanto, molti, dicono: "Castro è stato educato dai gesuiti, quindi ha delle radici religiose che non potrà mai abbandonare. Castro è un borghese!". Ma io dico a queste persone: Stalin non ha forse frequentato un seminario, alloggiato per anni nella casa di un sacerdote e vissuto una buona parte della sua adolescenza da credente praticante? Ah, certo: Stalin non ha mai fatto questo nè quell'altro, tutti falsi storici. Si, Stalin è un Dio tanto che nessuno di noi ha il POTERE di criticarlo.
Stalin è il nostro maestro; Stalin ha sempre ragione e noi, che magari facciamo realmente parte del proletariato, e quindi, in uno stato socialista, dovremmo
detenere il potere ed avere sempre ragione, siamo dei poveri idioti.....certe volte penso: ma quale differenza c'è tra il regime sovietico ed il fascismo?
Ieri, passando per un centro anziani, una donna ormai corrosa, nel fisico e nella mente, dalla vecchiaia, avendo di fronte la figura di Stalin e quella di Berlusconi, mi ha detto: sai, non c'è poi mica differenza tra questo (Stalin) e quest'altro (Berlusconi); il regime è sempre regime, di qualsiasi colore sia, rosso, verde, viola, giallo, nero, rosso....
Dopo un iniziale rifiuto categorico delle sue affermazioni, ho pensato consciamente, lucidamente: e se la signora avesse ragione?

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