sabato 14 novembre 2009

Il PD (meno L): ed è proprio questo il guaio!


Voglio qui sfatare un luogo comune, secondo il quale il PD sarebbe una fazione politica di sinistra. Il Partito Democratico, che al suo interno racchiude cattolici, radicali e chi più ne ha più ne metta, non può ritenersi ed essere ritenuto un partito di sinistra.
Le dichiarazioni di Michele Emiliano (segretario del Partito Democratico in Puglia e sindaco di Bari) appaiono, e sono, piuttosto eloquenti. Emiliano parlava cosi' a L'Espresso il 23 luglio del 2009: "[...]dobbiamo avere il coraggio di dire che il PD è un partito fraternamente anticomunista".
Il PD, secondo Michele Emiliano (e non solo), non è un partito comunista. Anzi, si oppone alacremente all'ideologia comunista. Silvio Berlusconi, l'uomo dalla "caratura imparagonabile", ha proprio ragione: i comunisti sono una cancrena per la nostra società e vanno combattuti (sich!).
Ma se il PD non è comunista, sarà almeno socialdemocratico. No. Emiliano continua: "la nostra identità non sarà quella socialdemocratica ma democratica, in senso Obamiano" (ancora questo Obama!). Ne comunisti, ne socialdemocratici.
Cos'è dunque il Partito Democratico? Un partito di sinistra non lo è certamente.
Il neo segretario nazionale P.Luigi Bersani ci offre una risposta netta e inequivocabile: il partito democratico è un "partito popolare".
Ma una volta, non erano i comunisti ad essere popolari?

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