lunedì 16 novembre 2009

Monoteismo o politeismo?


Il cristianesimo è una religione monoteista?

Prendendo una pagina web qualsiasi, troviamo questa definizione del cristianesimo: "il cristianesimo è una religione MONOTEISTA a carattere universalistico, fondata sull'insegnamento di Gesù". Bene, secondo questa definizione tratta da "Wikipedia", il cristianesimo è una religione monoteista. Cosa si intende per monoteismo? Il monoteismo è la fede in una sola divinità, identificata come Dio.
Il cristianesimo, inoltre, si suddivide in tre "sottogeneri": protestantesimo, ortodossi, cattolicesimo.
E proprio del cattolicesimo che voglio parlare.
Quindi: il cattolicesimo è una forma di religione monoteista?
I cattolici venerano un solo Dio?
Per rispondere alle succitate domande, avverto l'esigenza di narrare una storia, che ha visto come protagonista una donna, una mia conoscente.
Questa donna, che chiamiamo ipoteticamente Marisa, aveva una marito, con il quale aveva "prodotto" uno splendido figlio.
Questo suo figlio, appena diciottenne, rimase coinvolto in un incidente, che lo gettò in un penoso stato di coma profondo. Le condizioni del giovane erano disastrose ma stabili. Marisa era devastata dallo sconforto più torvo e delirante. Cosa poteva fare per aiutare il suo povero figlio inerme?
Rivolgersi al divino era l'unica soluzione accettabile e, probabilmente, produttiva.
Marisa soggiornò per alcuni giorni a San Giovanni Rotondo (dimora del FANTOMATICO Padre Pio da Pietralcina), dove pregava notte e giorno. Il figlio, però, non si riprendeva. Cosi', ancor più convinta dalla strada spirituale, propose ai medici il trasferimento del suo povero figlio nella "Casa del sollievo e della sofferenza". Il figlio venne prontamente collocato nella struttura ospedaliera, creata dallo stesso Padre Pio ed ubicata in San Giovanni Rotondo.
La madre continuava a pregare. Pregava, pregava, pregava e pregava. Lei si rivolgeva ad un'entità superiore, chiedendo con estrema riverenza la guarigione del figlio.

Marisa dava del "lei" al suo interlocutore astratto. "Salvate mio figlio, non chiedo altro. Vi prego, non fatelo morire. Vi supplico, salvatelo. Siete la mia sola speranza, voi solo potete guarirlo. Vi prego!", diceva con sincera disperazione. Spendeva fiumi di lacrime ogni giorno. Le sue forze fisiche vennero terribilmente minate dalle snervanti e reiteranti preghiere. Il figlio restava in coma, ma la donna continuava a pregare. Pregava senza sosta.
Ma chi pregava Marisa? A chi erano rivolte le sue suppliche? A chi affidava le sue speranze? Si rivolgeva a Dio? No. Le sue preghiere, le sue speranze, le sue suppliche erano rivolte a San Pio. Dio non veniva neanche citato nelle sue lunghe e tormentate preghiere. Marisa si rivolgeva a San Pio. Solo a San Pio.

Il figlio di Marisa mori' tra le mura della "Casa del sollievo e della sofferenza".
La donna interpretò l'accaduto come il frutto della idilliaca volontà divina e ne fu quasi contenta.
"Adesso lui è in cielo. Probabilmente avrà gia incontrato il buon Padre Pio, che lo ha assistito nel lungo periodo di sofferenza".
(La bontà divina, comunque vada, c'entra sempre)

Adesso:
"Il monoteismo è la fede in una sola divinità, identificata come Dio". Nel caso di Marisa, c'è la fede in una sola divinità, ovvero Dio? Oppure Padre Pio è Dio? Un cattolico, facente parte di una religione monoteista, dovrebbe rivolgersi unicamente a Dio o può anche dialogare con altri soggetti metafisici? Il cattolicesimo, nella sua pratica, è realmente una religione monoteista?
La chiesa, come tutore della retta condotta religiosa, non dovrebbe impedire che ci siano degenerazioni politeistiche (semmai tali degenerazioni ci fossero)?

Restano inevase le mie domande?

Infine:
C'è una differenza tra le molteplici divinità romane (o greche) e i diversi santi protettori facenti parte della nostra religione monoteista?

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